Bagnolo del salento
Il comune di Bagnolo del Salento ha una lunga storia legata agli intrecci di corde, per il quale è conosciuto in tutta la provincia. La tradizione nel corso del tempo si è modificata, passando alla commercializzazione del vimini e di complementi d’arredo e la nascita di fiorenti attività commerciali.
L’agricoltura è sempre uno dei settori principali, negli ultimi anni, però, si sta diffondendo il turismo segno evidente sono la ristrutturazione e trasformazione, in attività ricettive, di importanti palazzi storici e vecchie masserie.
Sulle origini di Bagnolo del Salento ci sono varie supposizioni, secondo la tesi più accreditata il borgo sarebbe nato come accampamento di militari, luogo scelto, come spesso succedeva anticamente, per la copiosità di acqua presente nel sito.
All’acqua si rifà anche il nome Balneum “bagni” sull’etimologia latina, però, non c’è certezza. Il toponimo potrebbe derivare dalla parola greco-bizantina “Βαλανεῖον” (“Balaneîon” in greco) “vasca” che potrebbe spiegare il termine con delle vasche visibili in paese sino a qualche tempo fa. Queste vasche però potrebbero riferirsi a delle semplici fogge, delle voragini o delle antiche cave per l’estrazione della pietra e col tempo diventate dei serbatoi di acqua.
Anche nello stemma comunale si fa riferimento all’acqua insieme alla Sirena, emblema di Bagnolo, che un tempo appariva bicodata, un’immagine simile è riprodotta anche nel mosaico otrantino di Pantaleone.